Mercoledì 18 settembre ore 21.00 | PICCOLO TEATRO GRASSI
durata 60′
di Andrea Pennacchi
regia Michele Modesto Casarin
con Michele Modesto Casarin, Manuela Massimi, Andrea Pennacchi
costumi e scene Licia Lucchese; costumi d’epoca Liliana Cignetti; assistente alla regia Elisabetta Carosio; proiezioni e disegno luci Paolo Battistel; consulente musicale Giorgio Gobbo; consulente movimento Laura Moro; consulente trucco Samantha Peluso
produzione Compagnia Pantakin e Teatro Boxer
Nel deserto globalizzato della grande pianura padana si aggirano scampoli di umanità feroce, invidiosa, affamata anche quando è sazia. Uomini che invidiano chi ha più di loro, che desiderano ferocemente quello che non hanno, che non hanno mai quello che desiderano. Il crimine non li spaventa, le regole sociali non li fermano, sono villani: brutti, sporchi e cattivi. Vengono dalla cronaca nera quotidiana, ma non sono mostri: le storie che raccontano sono terribilmente semplici, anche se non banali. Parlano una lingua mista, una koinè di dialetto veneto e inglese scolastico da canzoni pop. Potrebbero essere felici, in fondo, ma sono macinati nella grande macchina del desiderio che prende tutti: ognuno può essere ciò che vuole, ma nessuno più sa cosa vuole.
Ci riconosciamo in loro, vediamo nei loro motori quelli che muovono anche noi, la bestia che li muove è la stessa che si agita in noi, ancora in catene, per il momento. Li riconosciamo come fratelli, nella vulnerabilità e nella capacità di assorbire i colpi della sorte, nel desiderio di vita che li muove costantemente, nell’ansia disperata di essere felici, e nella grande confusione.
Andrea Pennacchi, autore e attore padovano, guida storica del laboratorio Campus Company, ha lavorato per sei anni con gli studenti sulle pratiche del teatro e ha portato negli istituti le sue celebri lezioni/spettacolo su Galileo, Giorgione, Omero e Shakespeare. Collabora regolarmente con l’Università degli Studi di Padova e con il Laboratorio di Regia del claVES (corso di laurea in arti visive e dello spettacolo) presso lo IUAV di Venezia, con la Fondazione Teatro Civico di Schio e con l’Accademia Teatrale Veneta.