XIV Edizione Festival Internazionale della nuova drammaturgia
dal 18 al 28 settembre 2014
Piccolo Teatro Grassi, Chiostro Nina Vinchi e Teatro Studio
Portogallo |Irlanda | Italia| Grecia | Spagna | Francia |
Corea del Sud | Singapore
Spettacoli in lingua originale, giovani autori della scena internazionale, tavole rotonde.
Oggi, il richiamo a un più stretto legame fra teatro e “agenda sociale” è diventato prioritario.
Laddove la politica ha abdicato a offrire visioni e prospettive, si avverte ancora più necessario il ruolo del teatro per non rimanere schiacciati dal disorientamento e da un disperante senso di frustrazione. Nasce da qui, l’invito che il festival ha rivolto ad autori e artisti della scena italiana ed europea a proporsi come “agitatori di coscienze”.
Il bisogno fondamentale del nostro tempo è la coesione sociale.
E, se è difficile, obiettivamente, ridisegnare linee su cui proiettare l’utopia possibile, ridefinire i concetti di uomo e cittadino, di umanità e società, di uguaglianza e diversità, di stato sociale e solidarietà, è una strada da intraprendere proprio recuperando quella funzione originaria del teatro per la creazione di società più eque e sociali, a partire dalla produzione di opere che affondano su tematiche di forte attualità e urgenza.
Quest’anno, la sezione internazionale de festival – che nel 2015, anche in vista di EXPO, verrà dedicata alla Cina – è riservata al teatro contemporaneo della Corea del Sud ( quarta economia più grande d’Asia e la quindicesima nel mondo, oggi famosa come un paese di alta tecnologia ), e Singapore (centro finanziario del mondo e una delle principali città cosmopolite del globo, con un importante ruolo nel commercio internazionale e nella finanza, e il suo porto è tra i primi cinque per attività e traffico su scala mondiale).
Sul fronte europeo, il festival ha in animo un focus sull’Europa anche alla luce degli attuali scenari che investono i paesi che ne fanno parte. Inoltre, il fatto che l’Italia guiderà il prossimo semestre europeo, ci pare un’occasione utile per far sentire la voce del teatro rispetto ai tanti temi di cui si discute.
La sezione europea, perciò, accoglierà il progetto del festival PIIGS di Barcellona istituito dal Perpetuummobile e Teatro Nau Ivanow che hanno creato il primo Festival di teatro sul dramma della crisi.
L’acronimo PIIGS, coniato dalla stampa inglese con una connotazione spregiativa (in inglese rimanda a ‘maiali’), rappresenta i paesi dell’Unione Europea con problemi economici e di bilancio: Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia e Spagna. Il festival (si terrà nel prossimo luglio a Barcellona), ha commissionato la scrittura di cinque testi a cinque autori ( nati o residenti nei paesi cosiddetti PIIGS), sulla crisi economica, sociale e istituzionale che l’Unione Europea sta vivendo.
La sezione italiana, presenta un omaggio a Dario Fo (agitatore per eccellenza), con La storia di Q, diretto da Massimo Navone, con un cast di oltre 25 giovani attori e musicisti, e altre qualificate proposte in fase di definizione.