Domenica 22 settembre ore 19.00 | PICCOLO TEATRO GRASSI
durata 1 ora e 15′
di Ana Candida De Carvalho Carneiro
scene e regia di Sabrina Sinatti
con Donatella Bartoli, Michelangelo Dalisi, Matilde Facheris, Giovanni Franzoni, Filippo Gessi
voce off Edoardo Ribatto
progetto fotografico Lucia Puricelli; assistente alla regia Elisabetta Carosio; sound design Stefano Revelant
Thomas Ruhe è un linguista che sta cercando di decifrare una lingua in procinto di sparire. Da una regione remota e imprecisata della terra, porta in città l’ultima parlante di questa lingua, una vecchia malata che sta per morire. Le difficoltà lo portano a chiedere aiuto all’unico parente dell’anziana donna: il nipote, l’aborigeno Djibo, la cui identità viene pian piano inghiottita dalla cultura dominante.
I protagonisti incroceranno, tra gli altri: la giovane Sarah, che cerca di sopravvivere in un mondo senza morale; il top manager Samuel Ruhe e la sua fedele segretaria Jolie, personaggi concreti, toccanti – talvolta ironici -, della fragile umanità contemporanea.
Ana Candida de Carvalho Carneiro, drammaturga e traduttrice brasiliana, in Italia dal 2001, già finalista del Premio Riccione, con questo testo ha vinto il Premio Hystrio 2011. Nel 2008 partecipa alla residenza internazionale per autori teatrali del Royal Court Theatre di Londra, per la quale scrive il testo Anche i Topi ballano il Tip Tap. Nel 2010 scrive il radiodramma Quel profondo oceano…, che debutta a maggio del 2011 al Festival Extensions (Parigi), trasmesso da Radio France. Ancora nel 2010 scrive il testo Plastic Doll e partecipa come speaker al 1° Incontro Internazionale di Giovani Drammaturghi a Hangzhou, in Cina. È dottoranda in drammaturgia presso l’Università Cattolica di Milano, con una tesi sul teatro post-drammatico. Ha tradotto opere del drammaturgo brasiliano Nelson Rodrigues per la casa editrice Ubulibri. Scrive in portoghese e in italiano.