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Andrei Feraru
Andrei Feraru – credits Pino Montisci

DOMENICA 21 SETTEMBRE

Ore 16.00 e 20.30 PICCOLO TEATRO GRASSI | FRANCIA
REMULUS

da un’idea di Andrei Feraru con elaborazioni drammaturgiche di Tatiana Olear e Andrei Feraru
autori dei testi: Massimo Bavastro, Lia Bugnar, Ana Candida de Carvalho Carneiro, Silvana Grasso, Katia Ippaso, Ştefan Peca, Sara Pessina, (che ha integrato due personaggi tratti dal romanzo Anestesia locale di Günter Grass);
nuova drammaturgia e adattamento francese di: Andrei Feraru, Patricia Feraru, Eulalie Juster, Camille Pawlotsky
creazione gestuale: Eugen Jebeleanu, Yann Verburgh
creazione video: Camille Pawlotsky con Clémence Pogu
scenografia, luci, costumi: Patricia Feraru con Joan Bich (costumi e trucco per i video)
con Sandra Veloccia, Thomas Ducasse, Antoine Reinartz, Eulalie Juster, Eugen Jebeleanu, Marilena Ivan, Giuseppe Furia, Angelique Cavallari, Didier Sauvegrain
e Benjamin Arrigoni Maujean, Mélodie Cosquer, Quentin Giraud, Florence Mato
regia Andrei Feraru e Camille Pawlotsky

una coproduzione ARchiThéâtres, Voulez-Vous ?, Von Paris, Comune di Gennevilliers (Francia)
produzione Marty Est Une Entreprise

Un fatto di cronaca: Romulus, un teppista accusato di omicidio e Remo, ucciso da un gruppo di
hooligans, entrambi Rom rumeni. Il mito rivisitato ci ricorda l’impossibile gemellaggio sedentario-nomade, la loro complessa condivisione di una stessa madre terra…Dieci caratteri europei, creati da altrettanti scrittori, ci introducono in un mosaico multiculturale e multilinguistico di provocatoria attualità.
Molto ambizioso per ampiezza di espressioni creative (9 autori, 15 personnaggi, video, coro, coreografia, messa in scena…), REMULUS  è un’operazione di  teatro contemporaneo libera da effetti scenici tradizionali. 

«Questa piéce composita, i pezzi di questo ineffabile puzzle vivente incastrati da Andrei Feraru e frutto di un ventaglio italo-rumeno di bravissimi drammaturghi, riesce a provocare lo stesso disorientante effetto che, come sarà accaduto a molti in adolescenza, ha procurato la prima lettura de “Sentry” (la Sentinella) di Fredric Brown. La capacità di costringere il lettore a mettere in discussione i propri pregiudizi, utilizzando il fantastico per presentare punti di vista insoliti sulla realtà , spesso con implicazioni relative a temi e problemi attuali, lo hanno fatto gli attori, il regista e gli scrittori di ROMOLUS, senza ricorrere all’espediente della fantascienza, bensì attraverso un fatto di cronaca – l’uccisione della Reggiani – e sostenuti dalla forza del mito, quello di due fratelli, Romolo e Remo.»
(www.ArsTua VitaMea.com)

Photo Credits: Pino Montisci ©